I CANTASTORIE

Jaime Vilaseca arte brazil rio

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Questa settimana ho incontrato due amiche che non vedevo da prima della pandemia. Sono andata ad incontrarle nell’atelier di Norma, una delle due, ed abbiamo ricordato insieme un viaggio fatto più di 10 anni fa in una indimenticabile Venezia carnevalesca ed in altre città italiane, oltre che a Lisbona e nei suoi splendidi dintorni. Tanti ricordi cari, e riportandomi all’argomento della settimana scorsa, ho potuto ancora una volta constatare quanto il viaggiare ci arricchisca di esperienze di vita e di conoscenze. Viaggiare con amici scelti e collaudati, poi, è una ricchezza in più. Ed a proposito di amici scelti e collaudati, quando le mie amiche hanno cominciato a salutarsi per metter fine al piacevolissimo incontro, io ho deciso che non sarei andata via senza parlare un po’ con Jaime.

Chi è Jaime? Jaime Vilaseca, oltre ad essere il marito di Norma, una delle due amiche dell’incontro di cui vi parlavo, è il più antico corniciaio di Rio, che da quando è sorto, cinquantun anni fa, continua ad esistere nello stesso indirizzo, Rua Dona Mariana 137. Ma dire che Jaime Vilaseca è appena un corniciaio, anche se il corniciaio più colto, competente e di buon gusto della città e forse del Brasile, è senza dubbio ridurre a molto poco questo personaggio fantastico che è il mio amico Jaime.

Se un giorno vi trovate a Botafogo, nella zona di Dona Mariana ed avete un po’ di tempo, andate lì nel suo atelier, e scoprirete che è un po’ come entrare in un regno di favole. Prima di tutto la “vila”. La descrivo per i miei lettori italiani: qui in Brasile una “vila” è una stradina cieca e privata, sempre chiusa da un cancello sulla strada principale, nella quale ci sono soltanto casette ad uno o due piani. Sono sempre oasi di tranquillità nel traffico cittadino, dove la privacy delle abitazioni è la tonica principale.

Jaime Vilaseca arte brazil rio

Jaime Vilaseca, giovane spagnolo catalano trapiantato in Brasile, nel 1970 ha cominciato la sua attività di falegname e corniciaio nella penultima delle casette di questa vila della Rua Dona Mariana 137. Se entrate nel suo atelier potete leggere sulle pareti tutta la sua storia espressa in foto d’epoca, in cornici antiche ed antichissime, in oggetti vari, ma soprattutto in scatole di legno dalle misure e modelli più impensabili, oltre ad una nutrita serie di scatole di produzione recentissima, tutte ricoperte con stampe di quadri più o meno famosi, con le quali quest’anno sta celebrando i suoi 51 anni di esistenza nello stesso indirizzo. In questi 51 anni la vila si è andata trasformando poco a poco in una eclettica galleria d’arte. Man mano che nel corso degli anni si liberava una delle casette, lui la fagocitava e ne faceva uno spazio d’arte, e così, questa vila particolare ed unica di Rio si è andata trasformando nel corso degli anni nella più piacevole oasi di arte e di bellezza. C’è una piccola sala da concerto, una galleria d’arte fissa ed una variabile, e tante altre manifestazioni, perché Jaime non è solo un corniciaio, ma è anche un grande intenditore d’arte, di tutte le arti.

Eppure, quel che sa far meglio, è raccontare. Quando si va lì, ci si siede in una delle comodissime poltrone, strategicamente sistemate in modo che lui, il cantastorie, stia di fronte al suo ospite, cosi che nessuno sia obbligato a storcersi il collo, con in mano una tazzina di caffè, e si chiacchiera un po’ con questo straordinario personaggio, non si ha più voglia di andare via. Con un tono pacato, una voce piacevolissima, tutto quel che racconta è unico, leggero, affascinante, interessante. Il vero cantastorie!

Jaime Vilaseca arte brazil rio

Ora potete capire perché il mio viaggio in Europa, organizzato da Jaime e da sua moglie Norma, in cui hanno saputo mettere insieme con intelligenza e buon senso altre sette persone oltre a loro due, sia stato unico ed indimenticabile. Viaggiare con Jaime è come viaggiare con una guida privata…

Anche la mia è una stirpe di viaggiatori e di cantastorie. Nella mia famiglia c’è sempre stato qualcuno che la sapeva raccontare… ognuno con la sua impronta, con la sua personalità. Io ho tanti ricordi di fatti e di persone di cui ho saputo attraverso i racconti ascoltati in famiglia. E forse questa è la maggior ricchezza che io ho ereditato, dato che nel mio piccolo, anche io, a quest’età, mi rivelo una cantastorie, ma sono del tipo che sta zitta ed ascolta con piacere quando trova qualcuno che la racconta meglio di lei…