È FATTA

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Ho dato il primo passo: la prima dose del vaccino. Mi è toccato il cinese, Cronavac. Secondo qualcuno dovrei cominciare a diventare coccodrillo, ma mi sento così leggera e felice che probabilmente diventerò una farfalla… potrei diventare anche una coccinella, ma preferisco pensare alla farfalla per i colori delle sue ali; le ali della coccinella sono solo trasparenti, oltre ad essere tristemente ripiegate e imprigionate sotto il suo allegro e vistoso carapace. E non mi lascio impressionare dalla brevità che me ne importa? Posso diventare una farfalla, ma provengo da un’altra specie, non sono soggetta allo stesso ciclo vitale…

La seconda dose è già prevista per il 25 marzo. Non sarà il mio compleanno, ma il giorno consacrato all’Annunciazione di Maria Vergine. Secondo la tradizione cattolica, il giorno dell’Annunziata, il mio nome legittimo, quindi lo prenderò come un regalo della mia santa protettrice…

Che cosa cambierà dopo un paio di settimane, tempo considerato indispensabile perché il vaccino cominci ad esplicare la sua funzione? Cambierà tutto nel senso che finalmente potrò cominciare ad uscir di casa e fare da sola quelle cose che ora devo chiedere a qualcuno di fare per me, ma non cambierà niente nella misura e per il tempo in cui continuerò ad usare quelle precauzioni che la scienza suggerisce (e i governi dovrebbero imporre) per cominciare a svuotare questa maledetta pandemia.

Ma sono sicura che nulla tornerà come prima. Ci vorrà almeno una generazione per amenizzare l’effetto di questo trauma mondiale. E ce ne vorranno almeno tre di generazioni per cancellarne anche il ricordo… e vi confesso che vorrei ancora esserci qui su questa terra quando “la pandemia degli anni venti” sarà solo un evento letterario, come lo era finoggi per noi la citazione della “spagnola” di un secolo fa…

Ricordo ancora di aver sentito, quando ero bambina, qualcuno dire di aver perduto un parente, la madre, il padre, il nonno, il fratello ‘per la spagnola’ e non capivo chi mai fosse questa spagnola divoratrice di persone…

Può darsi che questa passerà alla storia come “la cinese” e francamente non sarebbe un’ingiuria come, per quel che ho saputo recentemente, lo è stata quella di un secolo fa che di spagnolo non aveva proprio un bel niente…

Ora dobbiamo solo augurarci che un’altra come questa avvenga solo fra cent’anni, e che nel frattempo gli scienziati, questi sconosciuti e silenziosi salvatori dell’umanità riescano a scoprire come evitare che il genere umano venga sterminato da entità microscopiche e senza discernimento che uccidono senza nemmeno provare il piacere di farlo.

Ma non avevo deciso di cambiare argomento? Accidenti!!!