DECIMA SETTIMANA = DUE MESI E MEZZO

Vabbé, parliamone. Di che cosa? Ma dei problemi! Quali? I miei, chiaro, che sono i problemi di una persona di 82 anni obbligata a vivere da sola in una casa senza compagnia e senza aiuto di nessuno. Mi chiederete quali sarebbero questi problemi se sono in una prigione dorata, in cui non mancano le risorse economiche indispensabili, non manca la comunicazione con il mondo fuori casa e dentro la famiglia, né la possibilità di svolgere il proprio lavoro, non manca l’accesso a tutta la tecnologia di cui si può usufruire.

E così vine a galla il problema: la tecnologia.

Vediamo. La spesa? Ogni negozio, farmacia, supermercato, mette a disposizione una piattaforma digitale per ordinare qualunque cosa che ti sarà consegnata a casa entro termini di tempo quasi sempre ragionevoli. È vero, ma vogliamo analizzarle un po’ più da vicino queste tali piattaforme?

Il tuo problema è che vogliono essere più solerti di quanto possa assimilare la mente di una persona della mia età, quindi ti propongono per ogni prodotto un pacco composto da più di un elemento. Sapone liquido per la lavatrice.

Te ne basta una confezione da tre litri per arrivare fino alla fine della quarantena ed oltre, ma la piattaforma non ti offre la confezione singola: ti offre un pacco da tre con l’aggiunta di un quarto elemento che offrono in regalo (e tu ci credi…).

Provi, riprovi a sceglierne uno solo, ricominci daccapo, ma dopo 38 minuti di tentativi inutili, ti rassegni e prendi il pacco da tre elementi, ci aggiungi altre cose, nessuna è esattamente quello che avresti comprato se fossi andata con i tuoi piedini al supermercato; finalmente ti disponi ad entrare nell’area super protetta del pagamento con la carta di credito.

Caspita, non pensavi di aver comprato tanto… pazienza, i prezzi sono anche aumentati, ormai vai avanti. Non ce la fai più, è più di un’ora che sei impegnata in quest’operazione, basta. Riesci a pagare…

Quando, dopo una settimana, ti consegnano il tutto, ti accorgi che di quella tale confezione tripla ne hai comprate tre!!! Così ora hai sapone liquido fino alla fine dei tuoi giorni.

Per consolarti chiedi alla panetteria un budino piccolo e una minestra. E paghi. Questa consegna è quasi immediata, ma lasciano giù dal portiere.

Quando ritiri dall’ascensore nella borsa ci sono due budini di misura media e nessuna minestra. Pazienza.

Le compere all’Hortifruti sono più semplici, ma anche qui che prezzi…

Consegna in 48 ore, che devono passare tutte, lentamente. Dopo che hai ricevuto, igienizzato ogni cosa, lavato tutta la frutta, tutta la verdura, tutte le confezioni di qualunque cosa, finalmente ti prendi un bicchiere d’acqua e ti vai a riposare sulla poltrona preferita, con la giusta illuminazione e gli occhiali indispensabili per controllare la fattura, e allora scopri che i prezzi non sarebbero tanto esagerati se non avessero addebitato tre volte (il numero tre mi perseguita) proprio l’articolo più caro delle tue compere… fai una foto della bolletta, mandi un messaggio all’hortifruti, chiedi come rimediare.

Si rimedia, ma ti ci vuole ancora più di un’ora di messaggi di andata e ritorno. Frattanto si è fatto sera, sei stanca e avvilita, decidi di non fare più niente e ti siedi davanti alla TV.

Vuoi vedere un film, lo scegli, e scopri che devi pagare. Niente contro, ma vogliono la password. Non ce l’hai e se ce l’hai non hai idea di quale sia.

Rinunci. Provi con una serie dell’HBO. “Spiacenti, ma questo programma non è più disponibile”.

Ti rassegni, torni alla Globo e ti vedi la solita novella… e ti vuoi lamentare? Ma di che?!?